Biol. - Parte della biologia che si interessa ai procedimenti atti a modificare
la struttura dei
geni ovvero dei gruppi ereditari elementari che
caratterizzano i singoli individui. Appartiene quindi a quel settore della
biologia chiamato
genetica che si suddivide in vari rami come la
genetica mendeliana, la
genetica citoplasmatica, la
citogenetica, la
genetica biochimica, la
genetica delle
popolazioni. In questi ultimi tempi l'accademico Engelgardt ha proposto che
a questa parte della biologia venga dato invece il nome di
ingegneria
molecolare che meglio definirebbe i compiti di questa scienza in quanto essa
si occupa particolarmente del trattamento delle molecole del DNA (acido
desossiribonucleico) che rappresentano i "mattoni" della struttura del gene.
L'
i.g. attraverso i suoi studi e le sue ricerche puň aiutare a
prevenire o a curare le malattie ereditarie dovute all'assenza o alla
malformazione del gene; in tal caso, infatti, è possibile inserire nella
molecola il gene mancante o sostituirne uno difettoso con un altro di perfetta
costituzione. Analogamente con l'
i.g. si possono introdurre miglioramenti
nel campo della vita vegetale. Tuttavia il ricorso all'
i.g. potrebbe
anche dimostrarsi pericoloso: un "gene dannoso" potrebbe infiltrarsi nel sistema
genetico degli organismi superiori, come l'uomo, e provocare malattie croniche o
epidemiche.